Ora come ora la Germania è uno dei Paesi in cui si vive meglio al mondo. Si trova lavoro facilmente, le paghe sono alte, i servizi funzionano e lo Stato ha varato una serie di riforme per aiutare le famiglie che versano in condizioni economiche disagiate. Aumenta perciò di giorno in giorno, per ovvie ragioni, il numero delle persone che decidono di fare le valigie e di trasferirsi a Berlino, Francoforte, Amburgo e Monaco di Baviera. Non è un caso, pertanto, che i prezzi delle abitazioni siano in vertiginoso aumento. C’è chi teme che di questo passo la Germania possa però passare dalla ricchezza più assoluta alla bolla immobiliare, che comporterebbe una pericolosa svendita di case e proprietà e un conseguente impoverimento generale. La fine del betongold – così i tedeschi sono soliti riferirsi a questo particolare periodo di benessere legato al cemento – appare tuttavia piuttosto lontana, quindi non è ancora giunta l’ora di correre ai ripari.
Per il momento tanto vale godersi i vantaggi di un mercato immobiliare tanto florido senza pensare troppo al futuro. In cima alla classifica delle città “baciate” da questo piacevole periodo di ricchezza c’è Francoforte, seguita a ruota da Amburgo, Monaco, Berlino e Düsseldorf: qui i prezzi delle case hanno subito dei notevoli rincari, malgrado il costo al metro quadro rimanga comunque di gran lunga inferiore rispetto a quello imposto in altri Paesi europei. Ad oggi, le abitazioni costano all’incirca il 25% in più del loro valore, un dato che però non sembra preoccupare gli investitori stranieri, che oggi più che mai arrivano a Berlino impazienti di acquistare immobili da affittare o in cui trascorrere le vacanze.
Prezzi in rialzo anche nella splendida città di Francoforte: nel Westend, il quartiere più elegante della città, il costo delle case è aumentato del 20%, fino a sfiorare i seimila euro al metro quadro. Una cifra piuttosto alta ma tutto sommato ancora ragionevole, se si pensa che in altri centri europei del calibro di Londra le abitazioni continuano a costare il doppio che in Germania. C’è un motivo ben preciso, se il mercato delle case di pregio a Francoforte è sempre più attivo: il merito è della Bce, che espandendosi ha assunto mille nuovi dipendenti e trasferirà la sede centrale ad Ostend, che da zona depressa si trasformerà in men che non si dica in un quartiere ambito e di lusso.
Non si può parlare di betongold, invece, per quanto riguarda la Germania dell’Est. Qui la situazione è ben diversa, visto che i prezzi delle case continuano ad essere decisamente inferiori rispetto al valore effettivo degli immobili. Ma si tratta di città meno ricche e popolose, ragion per cui non c’è da meravigliarsi. C’è un dato, infine, sul quale vale la pena riflettere: malgrado i tassi particolarmente convenienti sono pochissime le famiglie che accendono un mutuo per acquistare un immobile, a riprova del fatto che oggi in Germania si sta veramente bene e che non c’è bisogno d’indebitarsi a vita per avere un tetto sulla testa.