La capitale inglese è una delle città europee con il maggior potenziale di crescita. Negli ultimi anni Londra è cresciuta esponenzialmente e questa tendenza non sembra essere destinata a cambiare nel breve periodo. Per questo motivo sono allo studio numerose soluzioni per rendere la City maggiormente fruibile e abitabile, migliorando il sistema viario ma, soprattutto, realizzando nuovi alloggi per creare il posto per i nuovi residenti. Tra i progetti più interessanti c’è quello di Sir Terry Farrell, che ha ipotizzato la realizzazione di 13 nuovi ponti sul Tamigi nella parte orientale della città, dove verranno costruite anche nuovi immobili di pregio.
Stando agli studi e alle verifiche effettuate dall’architetto, è risultato che a est del Tower Bridge esista solo un punte, un unico collegamento tra le rive su cui si concentra gran parte del traffico proveniente da quella zona. L’idea di questo genio dell’architettura è controcorrente rispetto a quelle prese in considerazione fino a oggi e prevede la realizzazione di ponti mobili, che si sollevano periodicamente a intervalli prestabiliti alla stregua del Tower Bridge, a differenza di quelli ideati finora, da realizzare ad altezze elevate o sotterranei. Il costo di un ponte levatoio moderno è decisamente inferiore rispetto a quello di un attraversamento sotterraneo oppure di un ponte dalle grandi altezze e, inoltre, i ponti bassi aumentano di circa il 10% il valore dei terreni contigui, incrementando quindi le possibilità di guadagno dei proprietari e l’appetibilità di questa zona, oggi relativamente popolata proprio a causa di questi limiti strutturali. Alla realizzazione di questi ponti seguirebbero anche nuove strade pedonali e ciclabili, con passaggi sopra il fiume, e tutto ciò è utile per migliorare la rete di servizi in una delle zone di Londra che per cause di natura architettonica non vengono sfruttate come potrebbero. La maggior parte degli abitanti di Londra, infatti, risiede nella City o nella sua periferia occidentale e settentrionale: uno squilibrio non più sostenibile anche secondo il sindaco di Londra, che già da alcuni mesi sta lavorando al nuovo piano urbanistico per la valorizzazione della periferia orientale.
Assieme al piano urbanistico della città si sta sviluppando il nuovo piano commerciale del Porto di Londra, che ha in progetto di aumentare il volume di navi in transito sul Tamigi ed è questo l’unico limite per il progetto di Sir Terry Farrell, che è stato preso in considerazione troppo tardi.