La Brexit apre nuovi scenari per gli investimenti immobiliari (2)

Dopo la vittoria dei Leave con un 51,9% di voti favorevoli all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea gli scenari sulla situazione del mercato immobiliare britannico, così come di quello mondiale, si fanno incerti. I tempi di negoziazione saranno lunghi, dureranno forse due anni, e gli investitori dovranno attendere almeno un paio d’anni prima di conoscere con certezza il nuovo assetto del mercato immobiliare internazionale. Se da un lato ci sono investitori che hanno già deciso di lanciarsi nei nuovi spiragli aperti dalla situazione, non mancano quelli che hanno invece deciso di aspettare che la situazione si stabilizzi prima di passare all’azione. Ad ogni modo, è certo che la Brexit sconvolgerà gli equilibri su cui poggiava sino ad ora il mercato del real estate. In molti, a cominciare da Standard Life, Aviva e M&G, hanno deciso di reagire al ribasso della sterlina e alle fosche previsioni che gravano sull’economia inglese sospendendo e congelando i fondi immobiliari che potrebbero cadere al ribasso.

La Brexit apre nuovi scenari per gli investimenti immobiliari

La novità più importante che sorge dal nuovo quadro politico è offerta da un sovvertimento della rivalità che da sempre esiste tra il mercato immobiliare di lusso londinese e quello newyorchese. Londra, come New York, detiene da oltre un trentennio il titolo di capitale preferenziale per gli investimenti immobiliari, accogliendo capitali sia privati che pubblici. Dopo la rapida discesa del valore immobiliare londinese, seguita nel giro di pochi giorni alla Brexit, gli investitori in cerca di stabilità pare stiano puntando l’attenzione sul mattone della Grande Mela che attualmente è divenuta la destinazione più sicura per gli investimenti del settore. Del resto vi sono diversi fattori che sostengono il nuovo orientamento, primo fra tutti la media dei giorni in cui un immobile resta sul mercato. Tale media a New York si aggira sui 19 giorni, con un indice di negoziabilità del prezzo pari all’1%. Sempre nella città americana i prezzi degli immobili di lusso hanno visto un incremento del 18,8 % nel 2014, a fronte di un rialzo del 5,1% di quelli londinesi. L’attenzione degli investitori per il mattone newyorchese del resto è stata supportata anche dalle incertezze preesistenti nel mercato immobiliare londinese e soprattutto dalla necessità di sfuggire alla super tassa che minacciava di gravare sugli immobili inglesi.

La Brexit apre nuovi scenari per gli investimenti immobiliari

Tra le nuove destinazioni degli investimenti immobiliari del real estate anche l’Italia e in particolare Milano, grazie alla presenza di immobili di grande pregio, pare si stia ritagliando un ruolo di primo piano nella corsa al mattone. Il sindaco Sala ha da poco concluso un road show nella City per illustrare agli interessati le nuove opportunità che il mercato immobiliare di lusso del Bel Paese offre in questo momento. A fronte degli investitori più intraprendenti che stanno puntando l’attenzione verso mercati più promettenti come New York, ma anche Hong Kong e Monaco, la Brexit ha provocato un altro tipo di reazione, ossia l’attesa da parte di molti investitori di una stabilizzazione del mercato prima di procedere con le transazioni. In molti attendono infatti un calo dei prezzi londinesi per procedere all’acquisto. Questo è il momento, per chi dispone di liquidità, di affettarsi all’acquisto. La sterlina infatti perderà di valore rispetto all’euro e al dollaro e tale indebolimento potrebbe provocare una domanda sostenuta nel centro della capitale inglese. Anche le previsioni relative alla vendita fanno sperare bene, il calo del valore immobiliare di alcune zone di East London quali Southbank, City, Fringe e King’s Cross & Riverside non dovrebbe essere eccessivo. Gli investitori che puntano ancora su Londra dovranno comunque attendere che il mercato si stabilizzi, anche perché coloro che hanno investito in questi ultimi anni dovranno affrontare uno scenario piuttosto difficile per via della perdita di valore della sterlina e del mattone inglese.

La Brexit apre nuovi scenari per gli investimenti immobiliari

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