Quello del Crazy Kazakh City è uno dei progetti più ambiziosi e innovativi degli ultimi tempi. Non a caso è stato affidato ad un team già collaudato e particolarmente noto a livello internazionale, che in passato ha lavorato a colossi del calibro della Kingdom Tower di Gedda e del Burj Khalifa, simbolo di Dubai. Questo nuovo edificio sarà costruito in Kazakistan, più precisamente ad Astana, la città capitale che nel 2017 ospiterà l’Expo. Il tema dell’esposizione, stavolta, riguarderà l’energia del futuro, ragion per cui gli architetti hanno avuto l’incarico di progettare una struttura che rispondesse a determinati requisiti. L’evento si snoderà attraverso ventotto diverse costruzioni, ma il Crazy Kazakh City sarà senza ombra di dubbio quello più importante ed imponente.
L’edificio, disegnato da Adrian Smith e dalla squadra dello studio di architettura Gordon Gill, sarà in grado di generare in completa autonomia tutta l’energia di cui avrà bisogno, sfruttando il vento, il sole e gli altri agenti atmosferici. Anche i materiali impiegati nella costruzione di questo gigantesco edificio sono stati appositamente scelti per fare in modo che il progetto non abbia alcun impatto negativo sulla natura. Il vetro delle finestre, ad esempio, sarà tale da garantire una temperatura costante e piacevole all’interno degli spazi della torre: in inverno non farà troppo freddo e in estate non farà troppo caldo, quindi non sarà necessario ricorrere a termosifoni e aria condizionata. La struttura sarà inoltre provvista di un sofisticato sistema di raccolta, recupero e riutilizzo dell’acqua piovana, una fonte di energia rinnovabile troppo spesso sottovalutata. Anche le piante, naturalmente, avranno un ruolo di primo piano nell’ambito di questo ingegnoso progetto.
Per quanto riguarda le caratteristiche architettoniche del polo del Crazy Kazakh City, occuperà una superficie di 174 metri quadrati. Avrà una forma sferica, volutamente contemporanea, e sarà strutturato in maniera tale da poter ospitare un gran numero di spazi commerciali e di ambienti sufficientemente grandi da contenere le migliaia di visitatori che ogni giorno accorreranno all’Expo. Quando l’evento si concluderà, la struttura sarà immediatamente convertita e sfruttata in altro modo. Al suo interno saranno ricavati appartamenti di lusso, negozi ed uffici, che saranno in grado di consumare il 59% di energia in meno rispetto agli altri edifici che si trovano in questo stesso quartiere di Astana.
