A San Paolo, in Brasile, è stata ristrutturata una bellissima casa che dopo quarant’anni di utilizzo si era inevitabilmente deteriorata, non solo dal punto di vista dei complementi d’arredo, che sono stati sostituiti, ma anche della struttura in sé, ormai obsoleta e anche poco funzionale. Gli architetti che si sono fatti carico del lavoro hanno riportato in auge il design originale degli anni Settanta, eliminando però gli anacronismi delle vecchie pavimentazioni compartimentali e il grosso limite costituito dalla poca linearità degli ambienti. Il progetto aveva come finalità principale il ripensamento del sociale e l’integrazione degli spazi di una casa abitata da una giovane coppia. Per poter apportare le necessarie modifiche, gli architetti dovevano superare alcuni ostacoli, come per esempio le pareti troppo spesse che dividevano gli spazi e la presenza, in cortile, di un edificio che occupava centro metri quadrati di terreno.
Per mettere in atto il loro progetto, gli architetti hanno proposto l’eliminazione dell’edificio in cortile e la rimozione delle partizioni nella parte inferiore della casa, nonché l’allineamento del pavimento dell’area giorno. Secondo la designer Mariana Andersen, questo ha permesso di collegare meglio tra loro le camere e di ampliare i due giardini, quello esterno ma anche quello interno. Quest’ultimo rende la terrazza uno degli ambienti principali della struttura, nonché l’area di transizione tra salotto, cucina e cortile. Al piano superiore, invece, si trova la zona notte, l’ambiente più intimo della casa. In soggiorno è stata estesa la porta scorrevole ed è stato installato un telaio in vetro che garantisce finalmente un’illuminazione ottimale, consentendo al contempo al giardino interno di essere esteso e reintegrato con gli interni.
La porta principale centrale dà accesso al livello intermedio della residenza. Sul lato destro, invece, si trova l’ingresso separato dell’ufficio. La richiesta di una cucina parzialmente annessa all’area giorno, quella più conviviale, è stata presa in considerazione ed esaudita grazie a una parete divisoria in calcestruzzo. Qualcosa di simile accade nell’ufficio, dove la lastra di vetro che divide gli ambienti poggia sulle pareti laterali e consente un’integrazione ottimale degli spazi, garantendo continuità e un fluire ininterrotto della luce, che circola con molta facilità illuminando ogni angolo. La pergola di cemento armato ha quattro travi principali che supportano i pilastri della facciata e che si estendono fino all’inizio del giardino interno, rendendo possibile un grande equilibrio e una linearità perfetta.
