Villa Albergoni è stata messa in vendita per 1,7 milioni di euro. Rispetto a due anni fa il valore della storica dimora del Cinquecento è incrementato grazie alla scelta del regista Luca Guadagnino di ambientarvi la storia d’amore dei due giovani protagonisti del film candidato a quattro premi Oscar. Numerosi sono i turisti che vengono a visitarla, anche se solo dall’esterno dal momento che la proprietà non è accessibile ai visitatori. L’ex fortezza italiana, tramutata nel 17esimo secolo in una residenza abitativa, sorge nel piccolo comune di Moscazzano, in provincia di Cremona, nel cuore di 2 ettari di campagna. I proprietari, figli del professore che ha dato il nome alla villa, conducono una vita ormai distante dalla località lombarda ed hanno quindi deciso di venderla.
La villa, dichiarata di interesse storico-artistico, vanta soffitti affrescati, antiche linee di modanatura dorata, nonché pareti rivestite di stoffa. Inoltre, si ritiene che custodisca degli affreschi di Aurelio Busso che nel corso degli anni sono stati ricoperti e che nuove indagini potrebbero riportare alla luce. Le 17 stanze di cui si compone la residenza si espandono su una superficie di 1400 metri quadrati e comprendono 8 camere da letto e 7 bagni. Villa Albergoni conserva ancora il suo imponente aspetto di struttura fortificata con la presenza delle torri angolari e del grande portone d’ingresso scolpito. Dall’esterno è possibile ammirare l’ampio portico e la facciata a bugnato.
L’atrio sormontato da una volte a botte introduce nella biblioteca dotata di altissime scaffalature e di un caminetto scolpito. Anche il salone principale, fulcro del set del film, è arricchito dalla presenza di un caminetto scolpito. La sala è l’ambiente sul quale si è principalmente focalizzata l’attenzione dell’interior designer Violante Visconti di Modrone, alla sua prima esperienza da scenografa per la pellicola di Guadagnino, che ha arredato l’ambiente in stile anni Trenta inserendovi dipinti giapponesi e tappeti d’epoca. Il piano superiore ospita le camere da letto, quasi tutte dotate di un bagno privato e di soffitti in legno a cassettoni, e la grande terrazza che si apre sulla facciata. Il rigoglioso giardino esterno è stato invece oggetto di un adattamento operato dalla paesaggista Gaia Chaillet Giusti che vi ha inserito un pergolato e alberi di pesco e di albicocchi.