Nonostante il mercato immobiliare sia uno dei settori in cui gli effettidelle crisi si vedono più a lungo termine, il coronavirus ha già imposto nuovi trend, accelerato cambiamenti e impattato velocemente sulle scelte di chi sta cercando un immobile. Il segmento del lusso mostra infatticambi di rotta sia dal punto di vista delle aziende e dei professionisti che vi operano, sia dal punto di vista degli acquirenti di tutto il mondo. Abbiamo provato a individuare tre tendenze che potrebbero caratterizzare il mercato nei prossimi mesi.
Fuga dalle città
Non c’è dubbio alcuno sul fatto che le metropoli rimarranno sempre il polo di attrazione principale per tutti gli investitori del mondo immobiliare d’alta gamma. Ma dopo i primi mesi di pandemia da Covid-19 molti di quelli che stavano cercando una casa di lusso da acquistare hanno spostato la loro attenzione fuori dai grandi agglomerati come Londra o New York. Le ricerche nelle metropoli sono calate infatti del 20% mentre sono aumentate del 180% quelle concentrate nelle aree fuori dai centri urbani. Il distanziamento sociale, così come l’esperienza del lockdown, hanno cambiato i desiderata: si cerca casa in luoghi più sicuri, con spazi privati più grandi e aree esterne a disposizione nel tempo in cui si è costretti a non uscire. Da qui l’aumento delle ricerche nelle località di montagna, lungo le coste e in campagna. Fra le aree che hanno registrato il maggior incremento di interesse da parte dei potenziali acquirenti sul portale, si possono citare l’Alsazia in Francia, il Maryland e il Sud della Florida negli Stati Uniti, l’Algarve in Portogallo e la parte occidentale dell’Australia.
Tutto diventa digital
La nuova normalità, che richiede distanze sociali e spostamenti contenuti, ha accelerato il processo di digitalizzazione in molti settori, compreso quello immobiliare. In pochissimo tempo i professionisti si sono adeguati per sostituire la carta con l’online anche in tutte le pratiche burocratiche legate alle transazioni immobiliari. In questo modo, come dimostrano alcune ricerche, gli accordi sono diventati più veloci e i tempi di vendita delle proprietà di lusso si sono accorciati, dal momento che parte del processo si è spostato sull’online. I contatti con gli agenti immobiliari avvengono da remoto, negli Stati Uniti, per esempio, perfino i notai si sono spostati verso il digital e in Australia è stato implementato un sistema digitale per le aste. Il futuro è del Proptech, è evidente. E così sarà anche quando la pandemia sarà superata, perché da questa tutti avranno imparato a risparmiare tempo e viaggi grazie alla velocità e all’agilità che solo gli strumenti tecnologici possono offrire.
Le visite si fanno da remoto con i virtual tour
Nel mercato del lusso succede spesso che gli acquirenti si trovino lontani dal luogo in cui stanno cercando una nuova casa e questo comporta la necessità di doversi spostare per lunghe tratte per effettuare una visita all’immobile. Tutto ciò è reso ancora più complesso dal divieto di mettersi in viaggio a causa dell’emergenza sanitaria, ma è anche in questo contesto che la tecnologia ha premuto sull’acceleratore grazie ai virtual toure alla loro capacità di rendere una visita sempre più accurata: è stato stimato che un acquirente su cinque, dopo aver visualizzato un virtual tour, effettua un’offerta per l’immobile senza averlo mai visto inpresenza.
Una delle aziende leader in questo settore è Matterport, che da anni ormai collabora con LuxuryEstate.com e da poco ha lanciato una promozione per tutte le agenzie immobiliari che pubblicano gli annunci sul sito, offrendo loro due mesi di abbonamento gratuito per l’utilizzo dei virtual tour. Secondo una recente analisi, le inserzioni che offrono la visita virtuale ricevono il 95% di richieste in più da parte dei potenziali acquirenti e gli immobili presentati sul mercato con questa tecnologia vi rimangono il 31% di tempo in meno.
