Poco importa se lo spazio edificabile a Tokyo stia per esaurirsi. Gli architetti del prestigioso studio Kohn Pedersen Fox, insieme ai migliori ingegneri del team Leslie E. Robertson Associates, hanno difatti trovato una soluzione, a dir poco geniale, che potrebbe finalmente porre rimedio a quello che è ormai un atavico problema. Si tratterebbe di un arcipelago di isole artificiali, grande abbastanza da poter ospitare qualcosa come 50.000 persone, da realizzare nella baia della metropoli. Fulcro di questo ambizioso progetto sarà un grattacielo alto quasi un chilometro, che stando alle notizie trapelate dovrebbe chiamarsi Sky Mile Tower. Ci vorrà del tempo per tirar su un colosso di questa portata, certo, ma una volta realizzato questo edificio soffierà il primato al Dubai Burj Khalifa, che attualmente, con i suoi 828 metri, è il grattacielo più imponente al mondo.
Ma non è solo per stupire e stabilire un nuovo record, che questa brillante squadra di ingegneri e architetti ha progettato questo ingegnoso arcipelago artificiale. Next Tokyo, così dovrebbe chiamarsi, avrà difatti il compito di far fronte ad altre esigenze, prima fra tutte quella relativa ai repentini cambiamenti climatici cui è soggetto il Giappone. Gli isolotti che ne faranno parte saranno cioè in grado di proteggere la metropoli dal fenomeno dell’innalzamento delle acque, un vero grattacapo per i residenti di Tokyo. Saranno realizzati in maniera tale da creare una sorta di barriera, così da poter scongiurare il rischio di possibili esondazioni.
Una volta ultimato, l’arcipelago sarà una sorta di città a sé stante, provvista di qualunque tipo di servizio possa occorrere alla comunità. Oltre al gigantesco grattacielo che lo dominerà, Next Tokyo ospiterà molte altre abitazioni di lusso, nonché un gran numero di alberghi, scuole, palestre, attività commerciali, ospedali e spazi pubblici in cui divertirsi e rilassarsi. Vale la pena soffermarsi, infine, sulle caratteristiche eco-friendly di questo progetto, sicuramente unico nel suo genere. Il grattacielo Sky Mile Tower sarà completamente autosufficiente, e sfrutterà in autonomia le risorse naturali a sua disposizione per generare energia idrica, solare ed eolica. Il tutto grazie alla sua particolarissima forma esagonale, che farà sì che la torre resista al vento e immagazzini l’acqua piovana, opportunamente filtrata e a sua volta messa a disposizione dell’edificio.